Proibito rubare

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Un prete missionario arriva a Napoli con l'intenzione di imbarcarsi per l'Africa, ma appena giunto in città viene derubato della sua valigia. Nel tentativo di recuperarla, si ritrova immerso nella realtà dei vicoli napoletani e scopre il mondo degli scugnizzi, bambini di strada che vivono di espedienti. Colpito dalla loro condizione, decide di restare e fondare la "Città dei ragazzi", un rifugio per i giovani senza casa. Inizialmente diffidenti, alcuni di loro accettano di vivere con lui, ma solo per nascondere degli orologi rubati. Tra difficoltà economiche e il confronto con la criminalità locale, il sacerdote cerca di guadagnarsi la fiducia dei ragazzi e di offrire loro una possibilità di riscatto. Curiosità: il film è considerato una versione italiana de La città dei ragazzi (1938) e segna una delle prime apparizioni cinematografiche di Adolfo Celi.