Nuovo cinema paralitico




In un’Italia frammentata e marginale, fatta di borghi dimenticati, periferie silenziose e campagne segnate da una modernità disordinata, la macchina da presa si ferma, osserva e racconta. Attraverso una serie di cortometraggi, ciascuno girato con mezzi minimi e una regola precisa, la paralisi del punto di ripresa, si compone un mosaico poetico di luoghi e volti, dove la quotidianità diventa racconto e la sospensione visiva si trasforma in riflessione. Le immagini scorrono lente, accompagnate dalle parole del poeta Franco Arminio, che legge versi e commenta paesaggi, rivelando un’Italia che palpita di contraddizioni, bellezza nascosta e malinconia. Tra cimiteri affollati, chiese eccentriche, paesi abbandonati e cartelli stradali nel nulla, si delinea un ritratto collettivo che sfugge al sensazionalismo e abbraccia la dignità del dettaglio. Curiosità: presentato fuori concorso al 38° Torino Film Festival, il film è stato prodotto da Rossofuoco con Rai Cinema. Il titolo richiama ironicamente Nuovo Cinema Paradiso, ma con paralitico si intende una scelta stilistica consapevole. La sceneggiatura è firmata da Davide Ferrario e Franco Arminio, con fotografia di Andrea Zambelli e montaggio di Cristina Sardo.
  • Titolo Originale: Nuovo cinema paralitico
  • Genere: Documentario
  • Durata: 1h 25m
  • Anno: 2020
  • Paese: Italia
  • Regia: Davide Ferrario
  • Cast: Franco Arminio, Davide Ferrario, Andrea Zambelli, Cristina Sardo, Francesca Bocca, Andrea Zanoli, Vito Martinelli
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