Angela, trentenne borghese afflitta da ansie e ossessioni, frequenta regolarmente lo studio di uno psicoanalista, cercando risposte che sembrano sfuggirle. Vive in un mondo fatto di silenzi, lettere mai firmate e sguardi rubati, soprattutto quelli rivolti a Marco, insegnante di violoncello che abita nello stesso palazzo. Angela lo osserva, lo idealizza, gli scrive parole d’amore anonime, ma un equivoco porta Marco a credere che l’autrice sia una sua giovane allieva. Delusa e disorientata, Angela interrompe le sedute e si ritira in una clinica fuori città, dove incontra Sara, una donna fragile innamorata del proprio avvocato. Tra dialoghi sussurrati e gesti minimi, Angela cerca di ritrovare un senso, una direzione, forse una possibilità di amare. Curiosità: presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 1998, ha vinto un David di Donatello e un Nastro d’Argento. La sceneggiatura è firmata da Calopresti con Francesco Bruni, Doriana Leondeff e Heidrun Schleef. Valeria Bruni Tedeschi ricevette ampi consensi per la sua interpretazione.