Negli anni '30, Giovanni Comini, un giovane federale, riceve l'incarico dal regime fascista di sorvegliare Gabriele D'Annunzio, celebre poeta ormai in declino, ritiratosi sul Lago di Garda. Mentre Comini osserva D'Annunzio e si avvicina a lui, scopre la complessità della figura del poeta, la sua ribellione contro il regime e le sue passioni segrete. L'incontro tra i due uomini porta Comini a mettere in discussione le sue convinzioni e a riflettere sul significato della libertà artistica e personale. Curiosità: il film ha ottenuto lodi per l'interpretazione di Sergio Castellitto nel ruolo di D'Annunzio.