Benvenuto, Reverendo!

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Giuseppe, appena uscito di prigione, arriva in un piccolo paese del Lazio con una lettera di raccomandazione per il parroco, sperando di ottenere aiuto. Quando scopre che il sacerdote è malato e non può riceverlo, spinto dalla fame, ruba 100 lire dalla cassetta delle elemosine, ma viene sorpreso e costretto a fuggire. Per sfuggire agli inseguitori, si traveste da prete e, senza volerlo, viene coinvolto in una disputa tra un latifondista e i contadini in sciopero. Il castellano gli offre una somma ingente per convincere i lavoratori a rinunciare alle loro rivendicazioni, ma Giuseppe, ormai nei panni di "Don Peppino", si ritrova a dover gestire una situazione ben più complessa di quanto immaginasse. Curiosità: Il film, diretto e interpretato da Aldo Fabrizi, affronta con ironia temi sociali legati alla lotta dei contadini per la terra nel dopoguerra italiano.