Nel marzo 1942, circa 1.000 giovani donne ebree slovacche, per lo più adolescenti, a cui il governo aveva detto che stavano per intraprendere un incarico di volontariato, furono invece deportate illegalmente ad Auschwitz, su quello che fu il primo trasporto ebraico verso il campo di sterminio nazista. Un piccolo gruppo è sopravvissuto contro ogni previsione, anche in condizioni inimmaginabili che durarono più di tre anni.