Ga pensi mi!


Dalla nota commedia "Ci penso io" di Armando Curcio (autore di parecchi lavori teatrali, tra i quali "A che servono questi quattrini", scritta per Peppino e Eduardo De Filippo), la scrittrice ticinese Martha Fraccaroli ha tratto una divertente versione dialettale. A suo tempo, questo lavoro ebbe un buon successo per l'interpretazione della notissima Dina Galli; ora, dopo quasi cinquant'anni, è la nostra attrice più popolare e più amata, Mariuccia Medici, ad interpretare la parte di un'anziana signora che prende in mano le redini di una casa in pieno dissesto economico e morale, riuscendo a riportare tra i membri della famiglia la serenità e il benessere. L'azione si polarizza tutta intorno al contrasto tra l'ottimismo e il buon senso della signora Erminia, (M.Medici) e l'avarizia di suo fratello (l'attore Quirino Rossi), il quale vorrebbe impossessarsi con un colpo dii mano del mobilificio di proprietà della famiglia. Ma l'avaro, grazie ad un espediente architettato dalla vecchi signora,, verrà sconfitto, e la sua ingordigia punita. Un motivo classico che ritroviamo in innumerrevoli commedie, ma che qui acquista una diversa schiettezza grazie all'uso del dialetto. E' stata conservata l'ambientazione d'epoca, il 1942, un anno non certo molto felice, coi suoi ricordi di guerra e di mobilitazione. Ma la commedia, pur mantenendo l'atmosfera di allora,, si distingue per la sua arguzia e per il suo ottimismo.

comments powered by Disqus