È il 1975, quartiere popolare della Montagnola: Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, due adolescenti piene di vita accettano di accompagnare a una festa al mare un gruppo di ragazzi della Roma bene conosciuti da poco. La gita si trasforma in un incubo. Sequestrate, picchiate e violentate per ore in una villa al Circeo, le ragazze vengono infine rinchiuse nel bagagliaio di una 127 perché credute morte. Una di loro, però, è ancora viva. In quegli stessi giorni Teresa Capogrossi, avvocata femminista impegnata nella difesa delle vittime di stupro, è costretta a destreggiarsi tra resistenze di ogni tipo.