l film si svolge in Barbagia ed è interpretato da attori non professionisti e narra le vicende di Michele, un pastore di Orgosolo, sospettato di un furto di bestiame e dell'uccisione di un carabiniere. È innocente ma per non costituirsi sceglie immediatamente di darsi alla latitanza in compagnia del fratello minore, perdendo presto tutto il suo gregge. Gli eventi e la disperazione da cui è colto lo portano a trasformarsi a sua volta, da vittima di un'ingiustizia a bandito vero e proprio. È il primo lungometraggio del regista siciliano. Presentato al 26º Festival di Venezia, ha vinto il premio Migliore Opera Prima.