Dopo la demolizione di un vecchio silos, arriva a Montalbano un diario scritto nell'estate del '43 da un giovane fascista, Carlo Colussi, che nelle pagine confessa di aver compiuto un atto terribile. Questa scoperta si intreccia con l'arrivo a Vigata di un novantenne americano, John Zuck, che racconta al commissario di essere nato nella cittadina siciliana e, rimasto orfano, di essere stato fatto prigioniero dagli americani durante la guerra.