Davide Campari


Ogni giorno milioni di persone in tutto il mondo celebrano il rito dell'aperitivo. Dietro questo momento di piacere e socializzazione c'è la storia di un uomo, Davide Campari, e di un liquore, il Bitter Campari, che gustiamo da ben 160 anni. La storia del bitter più famoso al mondo inizia a Sesto San Giovanni, comune della città metropolitana di Milano, e passa anche da Lugano, dove viene aperto nel 1899, a Viganello, sull'area dell'attuale campus universitario, uno stabilimento che verrà poi distrutto nel 2004. Oggi la società Campari comprende 4000 dipendenti, 21 sedi estere, 22 impianti produttivi in tutto il mondo e possiede anche numerosi altri marchi, tra cui Averna, Grand Marnier, Cynar, Cinzano, Crodino. Dopo alcuni anni di studio in Svizzera e in Francia, Davide Campari nel 1886 eredita dal padre la produzione dei liquori e decide di legare il suo nome a due prodotti, il Bitter Campari e il Cordial Campari. Con il suo grande intuito e un talento fuori dal comune diventa in poco tempo anche un pioniere della pubblicità moderna. Grazie a una serie di capolavori grafici, infatti, i suoi prodotti diventano vere e proprie icone del made in Italy nel mondo. Davide collabora per tre decenni con artisti famosi dell'epoca, tra cui Hohenstein e Cappiello, ma è con il futurista Fortunato Depero che il lancio dei suoi prodotti diventa molto di più di una tradizionale campagna pubblicitaria. Depero inventa la forma stessa del prodotto, la mitica bottiglietta a tronco di cono, protagonista ancora oggi dei nostri aperitivi. Quella della Campari è una storia straordinaria di successo, dietro la quale vi è l'operato di persone proiettate nel futuro e con una prodigiosa visione del mondo.

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