Il quinto elemento


L'occasione per disegnare in uno studio televisivo una tela in cui cronaca e letteratura, politica e filosofia, vita e arte, possano di pari passo dispiegare se stesse. Una trasmissione in cui interrogarsi e riflettere sul senso della vita, sul senso della contemporaneità, sul concetto di felicità e su quello di ricchezza. Un modo d'indagare anche il profondo di ognuno di noi, attraverso il corredo d'immagini, di parole, di musica, che raccontino a che punto siamo con lo sviluppo e l'apprendimento della coscienza di noi. L'idea è quella di mettere in studio i quattro elementi primordiali: aria acqua terra e fuoco in un disegno concentrico che metta al centro due persone, sedute su dei cuscini a gambe conserte. L'idea è quella del del contatto con la terra quando ad essere ispirata è la testa. Un modo per riflettere su noi stessi Dentro questo cerchio, su cui si dispiega il senso stesso dell'essere, l'occasione di ritrovarsi in un ipotetico giardino con i quattro elementi e la parola che ha il potere di dare forma alle emozioni. Così dentro questo contesto, che ha la natura come luogo ideale di una descrizione umana, si declina un'idea di trasmissione che ci conduca a raccontare chi siamo: nella vita, nella professione, con noi stessi e con gli altri. Al centro sarà quindi messo l'individuo nella sua declinazione quotidiana: sul lavoro e al di fuori di esso. In ambito collettivo e in quello individuale per provare a descrivere quello che un'impresa o un artigiano o un libero professionista sono in grado di fare. Con una parentesi anche tra coloro che dentro la comunità amministrano la cosa pubblica. Anche il loro punto di vista e la loro capacità d'ascolto sarà sottoposto al vaglio della discussione, del confronto, come ermeneutica della realtà. Con il fine ultimi di valorizzare la persona, la sua impresa, la sua famiglia.

comments powered by Disqus